Da mesi si parlava dello sbarco di Amazon nel lusso, ma, a causa dell’emergenza sanitaria, il progetto aveva subito dei notevoli rallentamenti. Ora la piattaforma è pronta e, secondo quanto riportato da Wwd, i primi brand internazionali di lusso apriranno il proprio shop all’interno di Amazon in corrispondenza dell’inizio delle sfilate settembrine. I marchi, di cui non si sanno i nomi ma si conosce solo la provenienza, Europa e Stati Uniti, opereranno le proprie concessioni sul sito con un modello di business che è più simile al mercato Farfetch rispetto a Net-a-porter o Matchesfashion. Essi avranno accesso a servizi centralizzati di stoccaggio gestiti da Amazon negli Stati Uniti, nonché al network distributivo del gigante dell’e-commerce.
Inizialmente, continua Wwd, la nuova piattaforma sarà disponibile solo negli Stati Uniti, per poi strutturare uno sviluppo internazionale. Secondo una fonte di mercato, Dany Keirouz, responsabile delle relazioni e dello sviluppo dei marchi presso Amazon Fashion, è a capo del progetto. Inoltre, seguendo alcune indiscrezioni, Amazon sta costruendo un mega magazzino ad hoc in Arizona e lancerà una campagna pubblicitaria da 100 milioni di dollari per promuovere l’iniziativa. Il colosso statunitense ha poi in programma di lavorare con questi marchi anche in TV, con film e progetti di streaming.
Contattata da Wwd, l’azienda ha preferito “non commentare rumors e speculazioni”.
Lo scorso giugno, il gruppo di Jeff Bezos ha istituito una unità contro i crimini di contraffazione, la Counterfeit Crimes Unit, aumentando così gli sforzi per ‘ripulire’ immagine e posizionamento dopo la notizia della causa congiunta con Valentino contro i falsi della maison venduti sulla sua piattaforma. Ma non era il primo tentativo nel lusso per Amazon che a maggio aveva arruolato Cfda e Vogue Us per il lancio di uno store virtuale che consentirà ai clienti di acquistare proposte di lusso di designer indipendenti.
Il Covid-19 non ha scalfito Amazon che, anzi, nei tre mesi al 30 giugno 2020 registra i profitti più alti dei suoi 26 anni di storia. Il colosso ha infatti archiviato il secondo trimestre dell’anno registrando ricavi a 88,9 miliardi di dollari (circa 75,4 miliardi di euro), in crescita del 40% sullo sorso anno e battendo così le stime degli analisti ferme a 81,6 miliardi di dollari.
Fonte: www.pambianconews.com