Nei principali motori di ricerca di tutto il mondo conta essere primi. E’ una questione di marketing, di visibilità, di affari, di brand.
Nello specifico va evidenziato che:
- Risultare nelle prime tre posizioni all’interno di Google con le giuste parole chiave vuol dire ricevere il 58,4% di tutti i click, in altre parole più traffico (e dunque più vendite); passare dal secondo o dal terzo posto al primo nei risultati di ricerca di Google potrebbe significare triplicare le visite al sito;
- Inserirsi nelle prime posizioni di un comparatore (come trovaprezzi, kelkoo, shoppydoo, google shopping) equivale a ricevere più ordini; tuttavia per raggiungere tale “primato” è necessario avere il prezzo più basso tra tutti i venditori che vendono quello stesso prodotto; tali meccanismi portano a una contrazione dei margini di guadagno – e in alcuni casi, addirittura, alle vendite sottocosto – al fine esclusivo di portare utenti nel proprio sito web;
- Prendiamo come esempio Amazon. E’ stato il primo vero sito di e-commerce. La sua campagna pubblicitaria di lancio era incentrata sullo slogan “La libreria più grande al mondo”, anche se tecnicamente non possedeva un magazzino con più libri di tutte le altre librerie; in realtà, aveva il database informatico con più titoli al mondo.
- L’ormai noto e famoso Mark Zuckerberg, il creatore di Facebook, riuscì ad anticipare – seppur in maniera scorretta – tre studenti di Harvard (Cameron e Tyler Winklevoss e Divya Narendra) nel lancio del suo social network. Tale mossa gli assicurò un effetto virale vincente tale da garantirgli diecimila utenti registrati in soli tre mesi; per potervi fare un’idea del fenomeno vi consigliamo la lettura del libro Facebook: la storia pubblicato da Hoepli nel 2011.
Questi sono solo alcuni spunti di riflessione che fanno capire l’importanza di essere ben posizionati all’interno dei principali motori di ricerca di tutto il mondo.