• info@e-conversion.it

Convertire con i micromomenti e-commerce: ottimizzazione del percorso del cliente

micromomenti ecommerce

 

I micromomenti sono quegli istanti nell’arco della giornata in cui si manifesta una necessità, un bisogno o una curiosità (con cui può anche iniziare o terminare il processo d’acquisto di un bene o servizio) che vengono soddisfatti tramite una consultazione online.

La conquista di tali micro momenti è divenuta, secondo Google, il nuovo terreno di sfida dei marketer (digitali e non). L’imperativo categorico del marketing (non solo del real time marketing) è infatti quello di presidiare tutti i punti di contatto (touchpoints) del processo decisionale dell’utente (buyer’s Journey) in qualunque istante si manifestino.

Esistono infatti momenti nella vita quotidiana di ognuno di noi, detti micro-momenti, in cui si palesano 4 possibili tipologie di necessità. I micro-momenti vengono denominati “ I-want-to-know”, “ I-want-to-go”, “ I-want-to-do”, “ I-want-to-buy” e hanno gioco forza determinato un’evoluzione quasi vertiginosa dei device.

La tecnologia ci ha dato un’infinità di informazioni a portata di mano, o meglio, disponibili sul palmo di una mano, quasi che il nostro smartphone fosse un prolungamento del nostro cervello. Durante questo “rifornimento” di informazioni siamo veicolabili, cioè influenzabili nella scelta di cosa fare, di dove andare e cosa comprare, in un modo certamente maggiore rispetto a quello che possono fare più classici media, e questo concetto permea fasce di età sempre più ampie.

Per i brand, oggi è imprescindibile essere presenti proattivamente verso il consumatore, e le risposte alle sue richieste devono concretizzarsi con precisione, cioè il concetto per cui è vitale per l’azienda essere presente nei momenti che per l’utente sono i più importanti e che precedono la sua decisione di acquisto. Questo è vero soprattutto se nei micro-moments l’utente trova rapide e convincenti risposte dal device, e procede nella gran parte dei casi all’azione e all’acquisto in relazione ad un determinato brand. Quindi non necessariamente la conversione si realizza verso il brand che aveva in mente inizialmente, bensì quello suggerito dal device.

Quindi, costantemente le persone attraversano una moltitudine di micro-moments durante i quali fanno grande affidamento sul proprio device cercando informazioni e ispirazione. Qualcuno potrebbe pensare che questo concetto porti via spazio alla nostra fantasia e inventiva secondo cui una volta esploravamo e ci informavamo nel mondo reale sulle cose da fare e da comprare, nel dove, nel come, e nel quando. Ma vi posso assicurare che al contrario stiamo parlando oggi di accelerare e potenziare le nostre possibilità di interazione proprio con il mondo reale spendendo a priori pochi istanti alla volta sui nostri smartphone, tablet, o pc.

Oggi le persone si affidano grandemente e con capacità di analisi (quindi non in modo pedissequo, come qualche scettico potrebbe pensare) agli smartphone, che fungono da bussola in senso letterale e lato per gestire molte scelte della propria vita quotidiana. Secondo Google:

  • il 91% degli utenti usa lo smartphone per trovare ispirazione durante un’attività
  • il 90% degli utenti si avvale dello smartphone in varie tappe di un’attività con obiettivo a lungo termine.

 

Ciò può anche voler dire che la consultazione dello smartphone interessa più touch point della Customer Journey (e qui invece vi rimando al mio articolo sulla customer journey omnicanale). I consumatori multicanale spendono in media il 250% in più rispetto a quelli a singolo canale:

  • l’82% degli utenti consulta il proprio smartphone all’interno dello store al fine di avere uno spunto decisionale in più per l’acquisto
  • il 66% degli utenti consulta il proprio smartphone per un approfondimento circa un prodotto o un argomento visto in televisione

 

 

SCOPRI TUTTI I NOSTRI CORSI ECOMMERCE

Article Global Facebook Twitter Myspace Friendfeed Technorati del.icio.us Digg Google StumbleUpon Eli Pets