L’edizione 2017 dell’Osservatorio Mobile Commerce & Payment del Politecnico di Milano rivela che consumatori ed esercenti italiani sono entrati in gioco: il cashless cresce del 9% con 190 miliardi di euro transati. Portale: «Si profilano tante nuove opportunità., ma non ci sarà spazio per tutti gli attori»
Pagamenti innovativi, contactless (+700%) e mobile (+63%) guidano la rivoluzione
Buone notizie: l’edizione 2017 dell’Osservatorio Mobile Commerce & Payment del Politecnico di Milano rivela che sul fronte dei pagamenti digitali finalmente consumatori ed esercenti italiani sono entrati in gioco. Le transazioni cashless, spinte soprattutto dai nuovi sistemi contactless e mobile, stanno pian piano erodendo la pratica del contante.
Il 2016 è stato forse il primo anno in cui gli esercenti hanno cominciato a promuovere i pagamenti innovativi. Dall’indagine condotta su 68 Top Retailer italiani è emerso che l’innovazione dei sistemi di pagamento è una delle priorità (il 44% degli intervistati dichiara di volerci lavorare nel 2017). I grandi esercenti italiani, in particolare nel campo della ristorazione (da Autogrill a Rossopomodoro fino a Roadhouse Grill), si sono messi in gioco integrando alcuni sistemi di pagamento all’interno delle loro app oppure accettando i pagamenti offerti da altri attori. Ma servirà un vero cambiamento culturale, da imprimere attraverso user experience efficaci e comunicazioni mirate che evidenzino i benefici del cashless, perché il fenomeno si consolidi fino a diventare maggioritario.
Le tecnologie sono finalmente tutte in campo
I dati sono comunque incoraggianti: i pagamenti cashless sono cresciuti in Italia, nel 2016, del 9% raggiungendo i 190 miliardi di euro transati, pari al 24% dei consumi. I pagamenti innovativi superano i 30 miliardi di euro, trainati come detto dalle operazioni contactless (7 miliardi di euro, + 700%) e mobile (3,9 miliardi di euro, in aumento del 63%), grazie anche alla crescita dell’infrastruttura contactless, costituita oggi da 40 milioni di carte (ormai due tessere cinque) e un milione di POS (la metà del parco terminali). Con queste premesse, il transato potenziale per il 2019 si attesta tra i 50 e i 70 miliardi di euro.
«Siamo all’ottava edizione dell’Osservatorio e il mobile payment ha ormai la strada tracciata: sono state definite le tecnologie e gli operatori in campo. Ora rimane da dimostrare che c’è la capacità di conquistare il mondo, riuscendo a competere con pagamenti tradizionali nello store», spiega Valeria Portale, Direttore dell’Osservatorio Mobile Payment & Commerce. «All’orizzonte si profilano tante nuove opportunità., ma una cosa è certa: non ci sarà spazio per tutti gli attori».
Entrando più nel dettaglio della ricerca, si scopre che lo scontrino medio dei pagamenti cashless è di 63 euro e le transazioni pro capite all’anno sono 43,5 (la media europea è di 104, con l’exploit dei Paesi scandinavi: in Danimarca arriviamo a 300), segno che lo strumento ancora non è concepito per gli acquisti quotidiani. La penetrazione del contactless sui pagamenti con carta è del 5%, mentre per esempio in UK si è già arrivati al 20%. «Un risultato che però è alla nostra portata», spiega Portale.